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CORTE
Residenza di un sovrano e, per estensione, la
sua famiglia, il suo seguito e le persone addette alla sua cura. Già
presente nelle monarchie orientali, nei regni ellenistici e a Roma, dove
ebbe il nome di aula regia o curia e assunse caratteristiche
diverse, legate alla manifestazione simbolica del potere attraverso sfarzo
esteriore e ricchezza, la corte acquisì importanza fondamentale
nell'età medievale e moderna, divenendo centro non solo politico,
ma anche artistico e culturale. Vi furono sia corti stabili, quali quella
dei normanni a Palermo e quelle della Francia meridionale, sia corti itineranti,
di re che si spostavano con tutto il loro seguito di castello in castello
(come quella di Enrico II d'Inghilterra). Raffinatezza di modi, eleganza
di costumi, nobiltà di sangue furono i requisiti essenziali per
entrare nel gruppo, continuamente in crescita, dei cortigiani. Impostesi
in tutta Europa con il Rinascimento, le corti dell'ancien régime
assunsero caratteri comuni (un numero molto elevato di cortigiani e la
confusione fra gli incarichi derivanti dal servizio privato del re con
quelli legati alle funzioni pubbliche all'interno dello stato) ed ebbero
grande importanza rappresentativa, costituendo il modello ideale, oggetto
anche di codificazione letteraria, di riferimento della società.
La struttura della corte si irrigidì fra il XVI e il XVII secolo
in misura proporzionale alla crescita del potere del sovrano che cessò
di essere, come ancora avveniva nella società feudale, un primus
inter pares. Con Luigi XIV, i sovrani, soprattutto quelli francesi,
concentrarono la vita della nobiltà all'interno della corte, facendo
costruire splendide residenze (Versailles). La vita venne regolata da
una rigida gerarchia e da un cerimoniale sempre più preciso volto
a testimoniare il potere del sovrano, mentre i nobili, occupati nella
vita della corte, venivano progressivamente privati del loro peso politico
all'interno dello stato. Messa in discussione al suo stesso interno nel
XVIII secolo, la corte dell'ancien régime venne travolta
dalla Rivoluzione francese.
F. De Luca

N. Elias, La società di corte, Il Mulino, Bologna 1980.
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